Vincent

Questa antologia di lettere e quadri – Vincent ha scritto 821 lettere, di cui 668 al fratello, e ha lasciato oltre 1300 tele – vuole riproporre l’incontro con Vincent Van Gogh perché se le sue opere sono note e amate in tutto il mondo, la sua persona appare confusa e tradita dalle leggende createsi intorno all’estrema miseria in cui ha vissuto e alla tragica malattia degli ultimi anni.

Quando nel gennaio del 1891, sei mesi dopo la morte di Vincent, morì il fratello Theo, alla sua giovane moglie Johanna fu consigliato di disfarsi delle opere del cognato e di ritornare col figlioletto Vincent Willem nei Paesi Bassi.

Johanna decise di non vendere le tele e tornò dai genitori portando con sé la corrispondenza tra i 2 fratelli. Iniziò a leggere cercando nelle lettere i tratti del marito, ma a poco a poco si rese conto della eccezionale umanità di Vincent. Sarà lei, dedicando a questo tutta la sua vita, a farlo conoscere.

Vincent Van Gogh nasce nel 1853 in Olanda. A 16 anni lascia gli studi per lavorare come commesso presso la casa d’arte Goupil, dapprima a L’Aja e poi a Parigi e Londra. Nel 1876 torna in Olanda e, dopo una breve esperienza d’insegnamento, decide di seguire la vocazione religiosa del padre. Si trasferisce in Belgio, nel Borinage, come evangelista in un paese di minatori. L'entusiasmo con cui condivide la loro miseria, allarma i suoi superiori che lo sciolgono dall’incarico.

Siamo nell’ottobre 1879. Vincent ha 26 anni, scrive questa lettera a Theo per ringraziarlo di una sua visita.

Theo
Jo e Willi
cartina